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Ultima modifica: 5 Giugno 2023
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La Gazzetta del Carlo V (anno 14 – numero unico)

La Gazzetta del Carlo VUna scuola bellissima!Come ti sbullo il bulloIL PADEL: lo sport per tutti!Scuola dell'Infanzia: chi ben comincia …EcogestiLa Galería de Arte del Aula de Español: Picasso, Dali y FlamencoEvviva le STEM!La Via Crucis degli studentiVisita scolastica a Marzamemi e VendicariScuola Attiva Kids nella scuola primariaRecupero delle nostre tradizioni
Come ogni ecco il nostro giornalino, realizzato nell’ambito del progetto “La Gazzetta del Carlo V”. Il nostro giornalino compie quattordici anni: tanti sono stati gli alunni che hanno contribuito nel corso di questi anni a realizzare questo progetto, che da cartaceo è diventato prima un videogiornale, poi una rivista digitale. Quest’anno sbarchiamo in rete!  Abbiamo cioè uno spazio dedicato con diverse pagine nel sito. Con soddisfazione ed entusiasmo, racconteremo le attività e le esperienze che  vedranno noi alunni protagonisti in questo anno scolastico 2022/2023. Buona lettura!

La Redazione

In questo breve video un assaggio di quello che tutti i giorni viviamo nel nostro istituto!
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Ciao a tutti,
siamo i ragazzi/e della classe 2^A della scuola secondaria di 1°grado ( I.C. Carlo V ) e sin dallo scorso anno scolastico, cioè quando siamo entrati a far parte di questo ordine di scuola, abbiamo sempre affrontato, con i nostri professori ,l’argomento “Bullismo e Cyberbullismo” cercando di studiarne sia l’origine che la sua ormai palese manifestazione.
Lo abbiamo, da subito condannato, pur volendo cercare una assurda e irreale razionalità del fenomeno.
Quest’anno, che siamo in seconda classe lo abbiamo affrontato con la tecnica del “Debate”, visto che la casistica non accenna a diminuire e visto che anche nostri amici conoscenti lo vivono e subiscono, soffrendo molto spesso in silenzio, perché hanno paura di parlare.
Proprio l’errore che non deve mai farsi è “il silenzio “perché rafforza la malvagità e la debolezza del bullo.
Nonostante la preparazione sull’argomento e la nostra distanza mentale da questo triste fenomeno adolescenziale, senza accorgercene, stavamo prendendo NOI uno brutto scivolone.
Noi siamo un gruppo classe molto unito e collaborativo, eppure per un momento siamo quasi arrivati al punto di non distinguere bene:
-lo scherzo da una azione offensiva;
-un sorriso da una presa in giro;
-il lavoro di gruppo da una intesa di parte costituita solo da pochi scelti.
Ma un angelo protettore, a scuola, ha visto tutto e ci ha messo di fronte a quella realtà che non volevamo vedere e per certi versi non riconoscere tanto da negare ogni tipo di colpevolezza.
Ma sapete dove sta l’errore?
Nella superficialità delle nostre azioni per cui dopo tanti confronti, dibattiti, negazioni, critiche e poche colpe riconosciute… ha vinto la verità e la lealtà!
NOI NON SIAMO BULLI, ma se non si sta attenti a sbagliare ci vuole davvero poco.
Uniti abbiamo riflettuto sulla nostra piccola esperienza e concordi nel voler dare un vero aiuto, a chi ne ha bisogno, con tanta solidarietà abbiamo raccolto storie vere, testimonianze di nostri coetanei e ne abbiamo realizzato un breve cortometraggio.
Così noi siamo tornati ad essere caratterialmente più forti di prima mentre alla nostra persona abbiamo aggiunto un valore in più.
Ci siamo trasformati in sceneggiatori, registi, attori protagonisti e cameraman per realizzare un piccolo cortometraggio con un messaggio importante: “Come ti sbullo il Bullo!”
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Il padel è uno sport nato negli anni ‘70 in Messico; il suo creatore, Enrique Corcuera, voleva dare vita ad uno sport “facile”, immediato alla portata di tutti, molto simile al tennis tranne che per alcune eccezioni. Ecco i fondamentali del padel:
1)In battuta non è consentito superare la linea di fondocampo.
2)Non è consentito in battuta toccare la griglia con la palla.
3)il ricevitore in battuta deve tenere il corpo dietro la linea di fondocampo.
4)I set consentiti da regolamento sono 3, e 4 in finale.
5)Per essere consentito il punto la palla deve rimbalzare sul campo avversario.
6)Se la palla supera la linea di fondo campo o va nel campo opposto, il punto è perso.
7)I punti sono: 15,30,40 e gioco.
8)La palla se tocca il vetro o la griglia mentre si gioca e l’avversario non la prende è punto.
9)Se la palla colpisce sulla rete sarà punto perso.
10)In battuta sono disponibili due palle.
Abbiamo conosciuto il padel grazie a un progetto PON curato dalla tutor prof.ssa Maria Luisa Iaia e dall’esperto sig. Iano Mangiameli. Dopo aver imparato i fondamentali appunto abbiamo disputato un torneo vero e proprio: è stata una delle più belle esperienze tra le attività extrascolastiche fatte finora e la consigliamo a tutti!
Lorenzo Bellinghieri 1D – Francesco Sicurella 1D
Se puoi sognarlo, allora esiste un modo per realizzarlo ma se non esiste, e ci credi davvero, rimboccati le mani e trovalo!
Walt Disney

SALVE!

Noi rappresentiamo ed operiamo felicemente nella scuola dell’infanzia dell’Istituto comprensivo Carlo V!

La nostra scuola dell’infanzia risponde ai bisogni e alle esigenze di ciascun alunno, è capace di proporre una didattica su misura, è in grado di valorizzare le capacità di ognuno. Una scuola nella quale la diversità fa scaturire creatività, soluzioni nuove, così che nessuno resti indietro e nessuno si senta fuori posto.
Una scuola capace di educare alla bellezza, all’arte, alla musica,all’attività motoria.. Una scuola, che spinge a conoscere, amare e prendersi cura dell’ambiente. Una scuola nella quale c’è posto anche per la tecnologia , che rende l’ambiente di apprendimento più stimolante e sereno per tutti. Una scuola del “Noi “dove si impara insieme, si collabora, si condivide, ci si sostiene.

Come ogni anno in ogni classe ci siamo occupati di educazione ambientale così come ci richiedeva l’Uda che i nostri insegnanti hanno progettato per noi. Ecco un esmpio dei tanti compiti autentici che noi alunni della scuola primaria e secondari abbiamo realizzato!
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Con l’insegnante di spagnolo Katia Cava abbiamo approfondito la conoscenza degli usi e costumi degli spagnoli.
Conoscere meglio il ballo del flamenco è stato veramente interessante, inoltre l’attività è stata completata con uno spettacolo a scuola a cui abbiamo assistito nella sala teatro della nostra scuola.
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Il Pon Stem è un progetto extra scolastico che noi ragazzi abbiamo avuto la possibilità di frequentare il pomeriggio per dieci incontri di tre ore ciascuno avente per tema le nuove tecnologie appunto applicate nella didattica. In particolare ci siamo occupati di robotica. I ragazzi hanno ideato dei codici attraverso un sito per computer, chiamato microbit , trasferendo i loro lavori in delle schede assegnate ai vari gruppi; questo lavoro non è solo a scopo ideativo ma ha l’obiettivo di creare un prodotto vero e proprio, un robot, che interagisce ai comandi dei ragazzi che lo hanno creato. Il corso è stato fra i più frequentati da noi ragazzi che siamo appassionati di innovazione. Grazia alla prof.ssa Fuccio e al prof. Beninato, rispettivamente tutor ed esperto del progetto.
In occasione delle festività pasquali, nel cortile della scuola secondaria di primo grado, è stata realizzata la via crucis vivente dei ragazzi che ha visto protagonisti gli studenti. A rendere la via crucis dei giovani attuale sono state le riflessioni riguardanti le problematiche giovanili. Gli studenti sono stati invitati a riflettere sulle seguenti questioni:
-“Anche io non mi dimostro tuo amico quando manco di rispetto agli altri, quando sono pigro e non mi impegno a scuola”
-“Ascoltando le tue parole, Signore, ci rendiamo conto che talvolta ci lamentiamo per cose di poco conto, non apprezziamo quello che
abbiamo, siamo invidiosi dei nostri amici perché hanno un gioco nuovo”
-“Io tante volte non sono disposto ad aiutare i miei amici, le persone che conosco o i miei genitori, quando ne hanno bisogno”
-“Sono soltanto un ragazzo ma sono pronto ad assumermi grandi impegni”.
Un ringraziamento va alla preside, Anna Grazia Meli, che ha permesso di realizzare questa attività. Ad occuparsi delle riflessioni e
dell’organizzazione generale sono state le professoresse di religione, Loredana Saccà e Giuliana Faraci. Hanno curato la parte musicale le professoresse di musica, Valentina Patania e Lucia Cammarata. Il professore Angelo Arisco ha realizzato la croce che ha donato alla
scuola. Padre Marco Pandolfo, parroco della chiesa di Sant’Anna ha condiviso con gli studenti questo momento augurando a tutti buona Pasqua. Hanno assistito alla via crucis tutto il personale ATA e la scuola primaria del De Amicis. Tutti gli studenti hanno collaborato a questa attività con impegno ed entusiasmo.
Situata nei pressi del comune di Pachino, in provincia di Siracusa, Marzamemi è un piccolo e colorato borgo di pescatori. I suoi scorci, le caratteristiche casette dei pescatori, i porticcioli, le piccole isole e una vista mozzafiato sul Mar Ionio dalle acque cristalline, ne fanno un posto davvero pittoresco.
Celebre la storia della Tonnara che si trova proprio nel centro del paese, in piazza Regina Margherita, che nei secoli ha scandito la vita dei pescatori. Questa struttura, nei secoli scorsi la più importante della zona orientale dell’isola, è costruita in pietra arenaria, il tipico materiale del luogo, e sulla facciata è distinguibile lo stemma della famiglia Nicolaci, la quale si occupò delle attività della tonnara a partire dalla metà del ‘700.
Nella piazza centrale del paese è anche situata la chiesa del patrono, ovvero la chiesa di San Francesco da Paola, costruita nel 1950. L’edificio originario, nato contemporaneamente alla tonnara, fu danneggiato gravemente durante i bombardamenti della II Guerra Mondiale ecco perché ad oggi essa è in disuso. La chiesa, costruita in pietra arenaria, è in stile gotico con pareti bianche.
Passeggiare tra le strade di questo piccolo borgo, con il mare indiscusso protagonista, trasmette un grande senso di pace. Un’altra attività che è possibile svolgere a Marzamemi, grazie alla Sikelia Sail, è un’escursione a bordo di un’imbarcazione dove si può ammirare il fondale marino attraverso una chiglia in vetro. Questo fantastico servizio è accompagnato dalle preziose spiegazioni sulla fauna e flora presenti, da un esperto biologo, il Signor Antonino, per l’appunto. E’ stato davvero interessante ascoltarlo e ho veramente percepito quanto lui ami il mare e tutte le creature che vi abitano.
Tra Marzamemi e Noto si trova la Riserva Naturale Orientata Oasi Faunistica di Vendicari, estesa su 1.512 ettari. Nella riserva vivono diverse specie di uccelli migratori, ma sono presenti anche i resti di una vecchia Tonnara, costruita nel ‘700, nonché una piccola necropoli di epoca ellenistica. Tra gli uccelli che si possono ammirare troviamo: fenicotteri, cicogne, gabbiani e tanti altri uccelli migratori.
La Tonnara di Vendicari, detta anche Bafutu, cioè anticamente del Capo Bojuto, il cui schema strutturale è di origine araba, era una “tonnara di ritorno”, cioè si pescavano i tonni e gli sgombri che dopo la stagione degli amori ritornavano in mare aperto. La pesca del tonno di Vendicari si interruppe nel 1943, con lo sbarco degli Alleati durante la II Guerra Mondiale, anche se, a dire il vero, l’attività si era molto ridimensionata negli anni precedenti. Oggi i ruderi dello stabilimento con i suoi 100 metri circa, di lunghezza, i pilastri che ne sorreggevano il tetto, la ciminiera altissima e le case dei pescatori sono stati completamente restaurati e rappresentano uno dei simboli di Vendicari.
Proprio tra questi resti è facile immaginare le tante storie delle famiglie di pescatori che in questo luogo hanno vissuto: il duro lavoro, le fatiche, ma anche la felicità quando il pescato era abbondante.
Si conclude così la nostra visita in questi suggestivi luoghi, porto con me nei miei occhi la bellezza del mare e nel cuore la semplicità della vita dei pescatori. Ho veramente capito lo stretto rapporto che esiste tra l’uomo e il mare, e la natura tutta. Un rapporto che è sicuramente faticoso, impegnativo, penso ad esempio al lavoro dei pescatori, ma anche intenso e gratuito: infatti, il mare, il sole, la terra, ci offrono i loro frutti senza chiedere nulla in cambio, se non RISPETTO e AMORE.
Di Walter Samuele Garofalo I A
Gli alunni impegnati nel progetto “Scuola Attiva Kids “si sono cimentati nei giochi organizzati dal prof. Andrea Caramagno (tutor del progetto), all’insegna della sana competizione e del fair play. È stato l’epilogo di un anno di attività fisica realizzato grazie al progetto che, d’intesa con il Dipartimento per lo sport e con il Ministero dell’istruzione e del Merito, ha l’obiettivo di promuovere l’attività fisica e la cultura del benessere e del movimento nella scuola primaria.
Il Cicilio di Pasqua, realizzato dalle classi 3 A e 3 B Primaria con le Ins. Ragaglia Pinuccia, Lorefice Stella nel Laboratorio cucina, con il progetto “Recupero delle nostre tradizioni. Ricordi di un tempo lontano, sapori di un passato quasi dimenticato, riscoperti attraverso le preziose ricette che le nostre nonne ci hanno tramandato. Insegnamenti e ricordi da custodire con cura.

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